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La sensibilità dentale
Se hai sensibilità dentale devi sapere che:
1) Potresti avere delle carie non visibili ad occhio nudo perché interessanti la superfice
interprossimale fra un dente ed un altro.
2) Ci possono essere carie secondarie al di sotto di otturazioni preesistenti e/o protesi.
3) Potresti avere delle lesioni non cariose, cosiddette abrasioni, ai colletti dei denti.
La sensibilità dei denti è dovuta agli stimoli (freddo, caldo) che dal cavo orale si trasmettono al tessuto nervoso dei denti contenuto nella polpa dentaria.
Nei denti sani la polpa è protetta dalla dentina, che a sua volta è ricoperta dallo smalto, uno dei tessuti più duri e resistenti del corpo umano.
Lo smalto può bensì essere attaccato e danneggiato in varie situazioni:
1) Lesioni cariose in zone non visibili, le superfici interprossimali dei denti, infiltrazioni cariose di precedenti otturazioni e/o di protesi fisse preesistenti;
2) Lesioni non cariose al colletto, abrasioni da spazzolino, demineralizzazione dello smalto per abuso di sostanze acide ( agrumi, aceto, coca cola, ecc.);
In tutti questi casi la dentina, non più protetta dallo smalto, viene in contatto diretto con l’ambiente del cavo orale e trasmette gli stimoli che riceve attraverso i tubuli dentinali alla polpa, che dà delle risposte in crescendo secondo l’intensità, che vanno dall’ipersensibilità freddo-caldo, a sensazioni dolorose fino al dolore conclamato.
Cosa fare per prevenire?
Rivolgetevi a noi, che dopo una visita accurata, sapremo consigliarvi su tutto quello che potrete fare per prevenire l’insorgenza dell’ipersensibilità e, se è già presente, come curarla.
Alcuni consigli utili che potete già mettere in atto sono:
– Avere una buona igiene orale per eliminare la placca batterica, causa della carie;
– Imparare una giusta tecnica di spazzolamento,con il nostro aiuto, per prevenire la recessione gengivale.
Perchè le gengive sanguinano?
Nella maggior parte dei casi, le gengive sanguinanti, sono un chiaro segnale di un processo infiammatorio in atto, la gengivite. Un sintomo, questo, da non sottovalutare, poiché tale processo può evolversi in una malattia degenerativa chiamata parodontite.
Il sanguinamento può essere spontaneo e/o provocato.
Quando c’è un sanguinamento spontaneo, anzichè iniziare a fare sciacqui “fai da te”, è importante farsi visitare dal dentista, il quale può fare diagnosi ed una volta stabilita la causa, impostare il piano di trattamento più adeguato.
In caso di gengivite è sufficiente ricorrere all’ablazione del tartaro e ad una corretta istruzione di igiene orale domiciliare. Trascurare il problema può comportare l’aggravamento della situazione con evoluzione dalla gengivite alla malattia dei tessuti di supporto dei denti (malattia parodontale) fino alla perdita dei denti stessi.
Quando invece, il sanguinamento è provocato, è necessario individuarne le cause, quali ad esempio, uno spazzolamento scorretto e traumatico, denti e/o protesi rotte, apparecchi ortodontici.
Se ti accorgi che le tue gengive sanguinano, rivolgiti a noi al più presto!
Read MoreÈ sufficiente lavarsi i denti per avere una buona igiene orale?
La risposta è no, perché nella maggior parte dei casi lavarsi i denti è un’azione che viene fatta distrattamente ed in un tempo eccessivamento ridotto (mediamente 30/40 secondi), assolutamente insufficente per rimuovere la placca batterica dalle superfici di tutti i denti.
Il risultato è che di solito vengano puliti bene i denti anteriori (incisivi e canini), male premolari e molari ed assolutamente ignorate le zone interdentali, che sono quelle dove più frequentemente si forma la carie.
È necessario premettere che non c’è una tecnica di spazzolamento universale per tutti, perché ogni bocca è diversa, così come la posizione dei denti, il tipo di gengiva, la presenza o meno di otturazioni e/o protesi e fattore più importante, la manualità di ogni singola persona.
Rivolgiti a noi, ti consiglieremo quella a te più idonea!
I consigli che ti diamo intanto, sono di iniziare ad utilizzare uno scovolino adatto ai tuoi spazi interdentali e di seguire un ordine durante lo spazzolamento manuale, in modo da non tralasciare nessuna zona. Suddividi la bocca in quattro parti (due superiori e due inferiori) scegline una e completala prima di passare all’alta; parti dall’ultimo molare e spazzola dalla gengiva alla superfice masticatoria del dente seguendo la superfice interna, poi quella esterna ed infine la superfice masticatoria di ogni singolo dente, fino ad arrivare ai denti anteriori.
Se utilizzi invece uno spazzolino elettrico non devi effettuare alcun movimento; posiziona semplicemente la testina su una superfice del dente per poi passare a quella successiva, avendo l’accortezza di pulire tutte quante le superfici, interne, esterne e masticanti di ogni dente.
Se in alcuni spazi interdentali troppo stretti non riesci a passare lo scovolino usa il filo interdentale, meglio se cerato, poichè scivola bene sulle superfice dei denti; e meglio se a nastro anzichè a fili intrecciati.
Ti ricordiamo inoltre che è necessario spazzolare bene anche la lingua, su di essa si depositano i batteri ed i residui di cibo che possono creare una patina maleodorante, spesso causa di alitosi.
Non ti spaventare! Sembra un lavoro enorme, in realtà bastano 2 minuti e qualche piccolo accorgimento.
Come premesso, tuttavia, questo non basta.
Un controllo ed un’igiene orale professionale almeno una volta ogni 6 mesi, sono fondamentali per la valutazione ed il mantenimento di una corretta igiene orale.